Per trovare qualcosa devi prima liberarti di tutti i pesi che rallentano la ricerca, delle maschere e degli abiti attraverso cui ti nascondi, temendo di mostrare la tua vera essenza al mondo e a te stessa. E se ciò che vuoi trovare è la libertà devi prima vivere la prigionia, sulla tua pelle e sotto di essa. Se vuoi sapere chi sei devi distorcere le tue percezione, la tua stessa anima, attraverso le spietate lenti che la vita pone tra i tuoi occhi e la realtà. Lenti a cui diamo il nome di emozioni, come la paura o la rabbia, la gioia e la tristezza, l’amore e l’odio, filtri attraverso cui il mondo assume nuove sfumature, muta continuamente ed irremidiabilmente.

Accogliendo il cambiamento, anche quando è dolore, e lasciando che questo entri nel suo corpo e nella sua anima distorcendoli e ferendoli, ma mai umiliandoli, perché sono il coraggio e la volontà di andare avanti senza lasciarsi soccombere a contraddistinguere questo percorso senza ipocrisie, senza veli e senza maschere, Era Enesi rappresenta in questo progetto il percorso compiuto in prima persona per comprendere il significato del concetto di libertà, ed infine accoglierlo in sé come slancio da restituire agli altri ed al mondo, quella mano verso l’alto, verso il cielo, che sembra volerci infine dire “ce l’ho fatta